Nel 2024 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha introdotto un documento che potrebbe segnare una svolta concreta nel modo in cui le piccole e medie imprese italiane dialogano con il sistema bancario: si tratta del “Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche”.
Non una normativa, ma uno strumento operativo pensato per creare un linguaggio comune tra due attori fondamentali dell’economia reale.
È un cambio di paradigma: non si tratta più solo di numeri di bilancio, ma anche di impatto ambientale, inclusione, governance, trasparenza. E per le PMI, significa ripensare la propria identità anche in chiave ESG.
Perché la sostenibilità è diventata un criterio di credito
Fino a pochi anni fa, la sostenibilità era un’opzione. Oggi è un elemento di valutazione del rischio. Le banche stanno integrando i fattori ESG (Environmental, Social, Governance) nelle proprie policy di concessione del credito, perché una PMI che gestisce bene i propri impatti ambientali e sociali è considerata più solida, più lungimirante e meno esposta a crisi future.
Questo vale ancora di più in un contesto in cui:
- Le direttive europee spingono verso una maggiore rendicontazione.
- Gli investitori chiedono trasparenza.
- I clienti, B2B e B2C, scelgono anche in base ai valori aziendali.
Una guida concreta: 45 indicatori per raccontare il proprio valore
Il documento del MEF propone una traccia strutturata di 45 informazioni, suddivise in cinque aree tematiche:
- Modello di business e strategia
- Governance e gestione del rischio ESG
- Politiche ambientali
- Politiche sociali e relazioni con i lavoratori
- Rapporti con la comunità e il territorio
Non sono obblighi di legge, ma indicatori utili per facilitare il dialogo con le banche, aumentando la propria trasparenza e dimostrando di avere visione strategica.
Cosa cambia per le imprese?
- Le PMI più attrezzate in ambito ESG potrebbero ottenere condizioni di credito più favorevoli.
- Una gestione documentata dei rischi ambientali e sociali rafforza reputazione e solidità aziendale.
- I dati ESG diventano leva di posizionamento e distintività.
Questo approccio non è pensato solo per grandi aziende strutturate. Al contrario, è calibrato proprio sulle PMI, offrendo un modello accessibile per cominciare a integrare la sostenibilità nei processi quotidiani.
Sostenibilità come ponte, non come ostacolo
Spesso la sostenibilità viene percepita come un costo, una complicazione o, peggio ancora, una moda passeggera. In realtà, oggi è un linguaggio comune che unisce aziende, istituzioni, banche e clienti. È il nuovo codice con cui si legge l’affidabilità.
Il documento del MEF è uno strumento prezioso per le imprese che vogliono iniziare o strutturare seriamente il proprio percorso in ambito ESG, senza retorica ma con metodo.
Il ruolo di Tecno Group: trasformare il dialogo in strategia
Come Sustaintech Corporation, Tecno Group accompagna le PMI in questo cambiamento, aiutandole a:
- Comprendere e applicare gli indicatori suggeriti dal MEF
- Integrare la sostenibilità nei processi decisionali
- Rendere misurabili, documentabili e strategici i propri impegni ESG
- Dialogare con banche, stakeholder e investitori in modo chiaro, concreto e credibile
Con Tecno Group, il dialogo di sostenibilità non è un esercizio di stile. È un investimento nel futuro.
Le domande che contano
- Sappiamo raccontare il nostro valore, anche dal punto di vista ambientale e sociale?
- Stiamo gestendo i nostri rischi ESG con consapevolezza?
- Siamo pronti a presentarci al sistema finanziario con una visione sostenibile?
Se la risposta è “non ancora”, questo è il momento giusto per iniziare.