La dichiarazione non finanziaria e il bilancio di sostenibilità evidenziano le best practice che le aziende mettono in atto per una crescita sostenibile. Rappresentano un modo di rendicontare le proprie performance e di confrontarsi con altre aziende, per obbligo di legge o volontariamente.
Comunicare l’impegno aziendale in tema di sostenibilità mediante strumenti come il bilancio di sostenibilità e la dichiarazione non finanziaria consente all’organizzazione di creare una green reputation solida e credibile.
Qual è la differenza tra dichiarazione non finanziaria e bilancio di sostenibilità?
Perché anche le aziende non obbligate scelgono di comunicare le proprie performance socio-ambientali?
Rendicontare la sostenibilità aziendale: dalla norma europea a quella nazionale
Il D. Lgs. 254/2016 ha recepito in Italia la Direttiva 2014/95/UE, rappresentando un importante tassello nei processi di rendicontazione delle imprese, in quanto rafforza la Responsabilità sociale d’impresa (RSI). Gli obiettivi della Direttiva sono:
- armonizzare le modalità di divulgazione delle informazioni di carattere non finanziario da parte delle imprese;
- facilitare l’accesso alle informazioni per gli stakeholder interessati;
- introdurre e rafforzare comportamenti virtuosi;
- aumentare la trasparenza nella comunicazione;
- incrementare la fiducia degli investitori e di tutti gli stakeholder.
Bilancio di sostenibilità e GRI standards
“Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate.”
Ecco come la Commissione europea ha definito il bilancio di sostenibilità nel Libro verde pubblicato nel 2001. Il Libro verde è il documento mediante il quale si intende stimolare la riflessione su un particolare tema, a livello europeo.
Il bilancio di sostenibilità rappresenta un incentivo per le aziende che non sono obbligate alla redazione della dichiarazione non finanziaria: è un documento che un’organizzazione redige ogni anno per comunicare gli esiti della propria attività, considerando anche aspetti che non sono di natura finanziaria, come l’impatto sul territorio, sull’ambiente e sulla società.
Gli standard in grado di rendere efficace il bilancio di sostenibilità sono individuati mediante il GRI (Global Reporting Initiative), grazie all’integrazione delle tre dimensioni della sostenibilità: sociale, economica ed ambientale.
I GRI standards permettono di realizzare un bilancio di sostenibilità trasparente ed omogeneo, dimostrando l’impegno dell’organizzazione.
Dichiarazione non finanziaria: cos’è
La dichiarazione non finanziaria (DNF) è uno strumento di rendicontazione, che garantisce uniformità alle modalità di divulgazione delle informazioni.
Contribuisce alla transizione verso un’economia sostenibile e consente agli investitori un accesso facilitato alle informazioni di natura non finanziaria. Le imprese obbligate alla DNF devono fornire informazioni sul modello aziendale di gestione e di organizzazione, i rischi ad essi connessi e agli indicatori di performance, sui seguenti temi:
- politiche implementate in materia ambientale e sociale;
- gestione del personale;
- rispetto dei diritti umani;
- lotta alla corruzione attiva e passiva.
Le aziende che rendicontano su aspetti ambientali, sociali e di governance sono maggiormente apprezzate dalla comunità e dagli investitori. Questi, infatti, si avvalgono delle informazioni non finanziarie in aggiunta a quelle di natura finanziaria, per le proprie scelte di investimento.
Dichiarazione non finanziaria: chi sono i soggetti obbligati
I soggetti obbligati alla redazione e alla pubblicazione della DNF sono:
- Enti di Interesse Pubblico (EIP) come banche, assicurazioni, società quotate in borsa, con un numero di dipendenti superiore a 500; inoltre devono avere un totale attivo dello stato patrimoniale pari a 20 milioni di euro, oppure un totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni di 40 milioni di euro;
- Società madri di gruppi di grandi dimensioni, qualificate come EIP e in possesso degli stessi loro requisiti dimensionali; queste sono obbligate ad una dichiarazione non finanziaria consolidata.
Le informazioni da rendicontare vanno selezionate secondo rilevanza e materialità; ciò sulla base dei principi previsti dallo standard che viene adottato dall’azienda.
Alla base della dichiarazione non finanziaria vi è l’analisi di materialità.
Analisi di materialità e esg materiality assessment
La materialità è la soglia oltre la quale un tema diventa importante, tanto da essere inserito nella rendicontazione di sostenibilità. Rappresenta la concretezza e la misurabilità degli elementi rendicontati, i quali influenzano decisioni, azioni e performance dell’organizzazione e degli stakeholder.
Grazie all’analisi di materialità l’impresa comunica in modo efficace il suo impegno per la sostenibilità e sviluppa un processo di stakeholder engagement. Consente di poter identificare i temi chiave intorno a cui costruire la rendicontazione e i possibili KPI. Inoltre:
- evidenzia il punto di vista dei portatori di interesse e quello dell’organizzazione;
- definisce la rilevanza dei temi della sostenibilità aziendale, sia ai fini delle decisioni degli stakeholder sia in relazione all’impatto generato dall’organizzazione;
- permette di individuare i fattori ESG (Environmental, Social, Governance).
L’ESG materiality assessment ha l’obiettivo di aiutare le aziende ad identificare e comprendere l’importanza dei parametri ESG.
L’analisi di materialità è rappresentata graficamente mediante la matrice di materialità.
I vantaggi della dichiarazione non finanziaria
La dichiarazione non finanziaria porta diversi vantaggi alle aziende:
- incentiva ad adottare un approccio che considera gli aspetti finanziari con quelli ambientali, sociali e di buona governance;
- accresce la capacità di adattarsi al cambiamento e di anticiparlo grazie all’attività di stakeholder engagement, massimizzando i risultati;
- permette di rivedere ed evolvere i processi di rendicontazione, con un impatto positivo sia all’interno sia all’esterno dell’azienda.
Rendicontare la sostenibilità: l’elemento chiave della tua strategia aziendale
Gli stakeholder e gli investitori richiedono sempre più frequentemente di conoscere le pratiche commerciali responsabili, il trattamento nei confronti del personale e le iniziative sostenibili intraprese dalle aziende.
Rendicontare la sostenibilità non è più una prerogativa solo delle organizzazioni obbligate alla redazione della DNF. Anche le aziende più piccole hanno compreso quanto sia importante costruire un business sostenibile e duraturo nel lungo periodo.
Rendi la sostenibilità l’elemento chiave della tua strategia aziendale.
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