Il settore trasporti è responsabile di circa un terzo del consumo totale di energia finale, con trasporto merci e trasporto persone tra quelli che incidono maggiormente. Sono tante le misure di efficienza energetica applicabili al sistema dei trasporti, in grado di ridurre i consumi di energia primaria.
Sul territorio nazionale sono state organizzate varie iniziative:
- Piano Nazionale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica
- Semplificazione delle autorizzazioni per gli impianti di distribuzione di biometano
- Contributi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti
- Guida al risparmio carburante e alle emissioni CO2 dei veicoli.
La diagnosi energetica è lo strumento più qualificato per analizzare il quadro della gestione energetica di un’attività, misurando come viene gestita e consumata l’energia, intervenendo per migliorarne l’utilizzo, quindi riducendo gli sprechi.
Perché il trasporto incide così tanto su consumi energetici e emissioni CO2?
Il trasporto è il settore al centro dei dibattiti europei sull’energia e lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo che si intende raggiungere è la riduzione dei consumi e delle emissioni CO2, arrivando nel 2020 ad una quota dei consumi finali lordi di energia pari al 10% di FER – fonti di energia rinnovabili – nel settore Trasporti.
Per il consumo finale complessivo bisogna distinguere tra quota consumata nei trasporti ferroviari e nei trasporti stradali.
Diagnosi energetica Trasporto Pubblico Locale: il contributo di Agens ed Enea
La diagnosi energetica nel settore del trasporto pubblico locale consente maggiore efficienza, migliore competitività tra le aziende, riduzione del danno ambientale e miglioramento nella mobilità, nei servizi al cittadino e qualità della vita nel centro urbano.
Agens – Agenzia Confederale dei Trasporti e Servizi – ed Enea hanno collaborato e stilato delle linee guida che consentono di ottenere dati di consumo misurabili e confrontabili tra siti produttivi e aziende.
Lo scopo del documento è stimolare gli operatori del settore TPL – Trasporto Pubblico Locale – a migliorare il proprio sistema di monitoraggio per far emergere le opportunità di efficientamento energetico in cui investire e sensibilizzare le aziende sull’importanza della diagnosi energetica.
Meno CO2 più efficienza energetica: gli interventi da attuare
Per ottenere maggiore efficienza energetica nel settore trasporti è necessario intervenire su alcuni aspetti:
- Modalità di trasporto: scegliere ed incoraggiare l’utilizzo di veicoli più efficienti e meno inquinanti, anche combinando le varie tipologie di trasporto – trasporto su gomma, nautico, ferroviario, aereo;
- Migliore gestione dei percorsi: ottimizzare i percorsi, grazie alle tecnologie da integrare nei veicoli, così da evitare tragitti più lunghi, con conseguente maggiore consumo di carburante ed emissioni CO2;
- Utilizzo di veicoli efficienti: porre particolare attenzione ai componenti principali dei veicoli – motori, pneumatici, telai;
- Uso di combustibili differenti: l’utilizzo di miscele di carburanti differenti – ad esempio gasolio e metano – aumenterebbe l’efficienza termodinamica del motore fino al 30% e ridurrebbe i consumi del 25%;
- Conducenti informati/consapevoli: informare i conducenti e i dirigenti dell’azienda in merito ai problemi derivanti da una guida non ottimale. Lo stile di guida infatti, incide notevolmente sia sullo stato dei mezzi sia sul consumo di carburante.
Diagnosi energetica trasporti: come rilevare inefficienze in azienda
Il Ministero dei Trasporti incentiva l’utilizzo della mobilità elettrica, per accrescere l’efficientamento energetico, attraverso lo sviluppo eco-sostenibile dei trasporti: filobus, bici elettriche, auto elettriche; inoltre, è attivo in progetti quali quello nazionale di Car Sharing e la realizzazione della bici elettrica Green Wheel.
La diagnosi energetica trasporti rappresenta un obbligo e un’analisi che individua fattori, settori, attività inefficienti, tenendo conto delle caratteristiche dei mezzi, del loro stato di manutenzione e dello stile di guida dei conducenti. È necessario esaminare i consumi complessivi annui di tutti i vettori energetici utilizzati per le attività di trasporto, i relativi valori di produzione, le caratteristiche dei fattori di produzione e dell’organizzazione del servizio.
Secondo la norma UNI CEI EN 16247-4, gli aspetti da prendere in considerazione all’interno della struttura energetica delle attività di trasporto – tenendo distinti funzioni di trasporto e reti di trasporto – sono:
- pianificazione e logistica
- caratteristiche dei veicoli
- fattori ambientali che influenzano i consumi
I 4 livelli della struttura energetica trasporti
Nella struttura energetica dei trasporti vi sono 4 livelli:
- Funzione di Trasporto: trasporto merci conto terzi, trasporto passeggeri conto terzi, raccolta di rifiuti urbani, distribuzione pacchi postali;
- Rete di Trasporto: struttura attraverso cui si realizza una funzione di trasporto, quindi trasporto pubblico urbano su gomma, rete metropolitana, rete autobus, servizi ferroviari ad Alta Velocità sul territorio nazionale, servizi aerei di linea fra gli aeroporti nazionali;
- Linea di Trasporto: collegamento tra due punti, con o senza fermate, con frequenza regolare o meno;
- Fattore di Produzione: veicoli e loro componenti, dispositivi ausiliari e conducenti.
Diagnosi energetica trasporti: le aree in cui intervenire
La diagnosi energetica trasporti va effettuata sia in attività per conto proprio sia per conto terzi. Si analizzano:
- composizione della flotta: tipologia, dimensione, alimentazione del veicolo, classe di omologazione;
- stato di manutenzione dei veicoli;
- livelli medi di load factor;
- livelli di competenza degli addetti in merito all’uso razionale dell’energia.
La diagnosi energetica serve a determinare il livello di efficienza di tre fattori interni:
- organizzazione del trasporto;
- mezzi di trasporto e componenti ausiliari – pneumatici, impianti di condizionamento;
- comportamenti dei conducenti alla guida.
La diagnosi energetica con Tecno
La diagnosi energetica è obbligatoria sia per le imprese che realizzano servizi di trasporto – Grandi Imprese o imprese energivore – sia per quelle che realizzano in house attività di trasporto correlate al business principale dell’azienda.
Entro il 5 dicembre hai l’obbligo di eseguire la diagnosi energetica, così come stabilito dal D. Lgs. 102/2014.
Migliora le performance della tua impresa, risparmia in termini energetici, ambientali ed economici, evitando sanzioni salate.
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