La Corporate Sustainability Reporting Directive (direttiva CSRD), entrata in vigore quest’anno, disciplina gli obblighi di report e rendicontazione non finanziaria delle imprese di grandi e medie dimensioni. Un provvedimento che ha suscitato l’interesse di molte aziende, anche non obbligate, verso la rendicontazione della sostenibilità aziendale.
L’emanazione della direttiva CSRD è avvenuta con il supporto dei regolamenti delegati contenenti gli standard europei utili alla rendicontazione della sostenibilità aziendale, ovvero gli standard ESRS ai quali devono rifarsi tutte le imprese interessate dalla direttiva;
Gli standard ESRS sono stati pubblicati e delineati dalla Commissione europea e dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) in veste di Organo di consulenza tecnica, con l’obiettivo di creare armonizzazione normativa tra i diversi standard internazionali applicabili agli strumenti di reporting sostenibile, come quelli redatti dal Global Reporting Initiative.
Gli standard ESRS, composti da 12 dei principali criteri ESG, coprono una vasta gamma di temi: i primi due standard sono applicabili in generale a tutti gli aspetti trattati dalla direttiva CSRD, mentre i restanti riguardano aree d’impresa specifiche.
L’EFRAG è tenuto, è tenuto ad aggiornare periodicamente le sue linee-guida, in quanto Organo responsabile della diffusione degli standard nella prassi aziendale di reporting sostenibile.
In questo articolo approfondiremo la prima delle guide fornite dall’EFRAG sugli standard ESRS.
Il dettaglio sull’Implementation guidance dell’EFRAG
La nuova normativa sulla rendicontazione della sostenibilità sarà implementata gradualmente in base alla struttura e alle dimensioni delle aziende coinvolte: le imprese di interesse pubblico, che già redigono una dichiarazione non finanziaria, inizieranno ad applicare le nuove disposizioni a partire dal 2024 (con il primo report nel 2025); le altre grandi imprese inizieranno dal 2025 (con il primo report nel 2026); le PMI quotate inizieranno dal 2026 (con il primo report nel 2027, con la possibilità di posticipare di altri due anni).
Per supportare le aziende nell’adozione di questi nuovi standard, l’EFRAG ha sviluppato delle Linee Guida per l’implementazione, che sono state messe in consultazione alla fine di dicembre e che riguardano:
- Linee Guida preliminari dell’EFRAG 1, sull’implementazione dell’assessment della doppia materialità, contenenti gli obblighi di rendicontazione sulla valutazione di materialità, compresa l’illustrazione delle possibili fasi del processo per individuare le informazioni da riportare in merito agli impatti, rischi e opportunità (IRO) della propria attività in materia ambientale, sociale e di governance;
- Linee Guida preliminari dell’EFRAG 2, sull’implementazione della catena del valore, contenenti gli obblighi di rendicontazione relativi alla catena del valore, offrendo indicazioni su come identificare i soggetti coinvolti e considerare gli impatti, rischi e opportunità sull’attività aziendale;
- Linee Guida preliminari dell’EFRAG 3, contenenti l’elenco completo dei requisiti contenuti in ciascun obbligo di informativa e dei relativi requisiti applicativi in formato Excel.
Le linee guida dell’EFRAG sugli standard ESRS rappresentano una forma di supporto alle aziende interessate dagli obblighi informativi definiti dalla direttiva CSRD, una modalità attraverso cui le istituzioni europee intendono promuovere il concetto di trasparenza nelle dinamiche d’impresa.
La piattaforma EFRAG per l’implementazione degli ESRS
Recentemente l’EFRAG ha reso disponibile la prima serie di chiarimenti tecnici per supportare le aziende nella comprensione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), attraverso la piattaforma EFRAG ESRS Q&A.
Le risposte fornite all’interno della piattaforma sono divise in due categorie principali:
- Implementation Guidance, che è stata sottoposta a consultazione pubblica prima della sua finalizzazione;
- Explanations, che fornisce chiarimenti su argomenti già trattati negli ESRS. Le spiegazioni pubblicate sono organizzate in capitoli in base alla loro natura, inclusi aspetti trasversali, ambientali, sociali e di governance.
Al 31 gennaio 2024, su 258 domande ricevute, 127 hanno portato alla pubblicazione di una spiegazione o di una guida all’implementazione, mentre le altre sono ancora in fase di valutazione. La maggior parte delle domande riguardava gli standard trasversali, seguiti da quelli ambientali e sulla sostenibilità sociale.
EFRAG ha annunciato che seguiranno ulteriori spiegazioni, organizzate in capitoli basati sulla loro natura (ambientale, sociale, governance e trasversale), e verranno pubblicate trimestralmente per garantire l’accessibilità e la chiarezza.
Un’iniziativa che dimostra l’impegno continuo verso l’elaborazione di un quadro di riferimento chiaro e comprensibile per tutti gli attori coinvolti.
Tecno e reporting sostenibile: per un’impresa trasparente e socialmente responsabile
In un’epoca in cui la sostenibilità assume un ruolo centrale nel modo di fare impresa, l’EFRAG ha fatto un passo significativo verso la trasparenza e l’armonizzazione degli standard applicabili alla rendicontazione della sostenibilità aziendale, fornendo le prime spiegazioni tecniche sugli ESRS.
Redigere un Report di Sostenibilità o un Bilancio di Sostenibilità non è soltanto un obbligo definito dalle istituzioni europee, ma un impegno concreto per l’applicazione dei principi ESG all’interno delle dinamiche aziendali quotidiane.
La diffusione di questi documenti, inoltre, è idonea a trasmettere affidabilità e serietà agli occhi di stakeholder e consumatori finali.
Affidati a noi per redigere il tuo Bilancio o Report di Sostenibilità; costruiamo insieme il tuo percorso verso un nuovo paradigma d’impresa.