Nuove risorse finanziarie a sostegno delle imprese campane. Dalla Regione arriva il Fondo per la crescita, uno strumento che prevede risorse a fondo perduto e un finanziamento agevolato a beneficio di professionisti e piccole imprese.
Digitalizzazione e Industria 4.0, sicurezza e sostenibilità ambientale e sociale e nuovi modelli organizzativi sono gli ambiti di intervento ammessi. Scopriamo insieme i dettagli dell’agevolazione, le modalità di accesso e come entrare in possesso di strumenti e certificazioni compatibili con il Fondo.
Quasi 200 milioni di euro per le piccole realtà imprenditoriali campane
Attraverso la pubblicazione dell’avviso pubblico sul BURC n. 118 del 27 dicembre 2021, la Regione Campania comunica l’arrivo del nuovo Fondo regionale per la crescita. Uno strumento finanziario volto a supportare il rafforzamento e la crescita delle imprese locali.
Nell’ambito POR Campania FESR 2014-2020, il Fondo regionale per la crescita prevede ben 196,5 milioni di euro da destinare alle realtà che intendono investire in progetti per la competitività, l’innovazione tecnologia dei processi e la sostenibilità sociale e ambientale.
Risorse a fondo perduto e finanziamento a tasso zero: i dettagli dell’agevolazione
Le risorse messe a bando dalla Regione Campania consentono la copertura del 100% delle spese sostenute per interventi di diverso tipo. L’agevolazione, in effetti, segue uno schema ben preciso:
- Il 50% delle risorse è a titolo di contributo a fondo perduto;
- Il restante 50% è a titolo di finanziamento agevolato, ossia a tasso zero e per la durata di 6 anni.
La spesa sostenuta deve essere di minimo 35.000 euro e massimo 150.000 euro, con interventi relativi a: digitalizzazione e Industria 4.0, sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale e nuovi modelli organizzativi.
Dalla digitalizzazione alla riorganizzazione dei processi aziendali: i progetti ammessi
Le imprese, specie quelle di piccole dimensioni, stanno vivendo un momento storico particolarmente significativo, perché impegnate a rivedere i propri processi aziendali al fine di renderli più sostenibili e più innovativi. Bisogna aumentare la competitività, dimostrare di possedere strumenti validi e attestazioni reali, investire in progetti volti a migliorare la produttività e i ricavi aziendali.
In questo contesto, il Fondo per la crescita della Regione Campania rappresenta uno strumento abilitante, perché compatibile con progetti di:
- Digitalizzazione e Industria 4.0: investimenti materiali e immateriali per processi di riorganizzazione e ristrutturazione produttiva finalizzati alla transizione 4.0;
- Sicurezza e sostenibilità ambientale e sociale: investimenti per accrescere le performance ambientali e sociali dell’impresa a garanzia della salute e della sicurezza degli operatori;
- Nuovi modelli organizzativi: investimenti per la riorganizzazione dei processi aziendali con soluzioni gestionali, di impianti e attrezzature per aumentare la produttività e la performance economica.
I destinatari dell’agevolazione e le spese ammesse
Il Fondo per la crescita della Regione Campania è rivolto a:
- Piccole e microimprese costituite e iscritte nel Registro delle Imprese della CCIAA della Regione da almeno un anno dalla data di pubblicazione dell’avviso sul BURC;
- Liberi professionisti con partita IVA da almeno 12 mesi dalla data di pubblicazione dell’avviso sul BURC, purché non sanzionati dai rispettivi ordini professionali laddove previsti (incluso l’ammonimento).
Per beneficiare della misura finanziaria queste realtà imprenditoriali devono avere almeno un’unità operativa nel territorio campano o attivarne una in breve tempo.
È possibile approfittare del Fondo per la crescita per sopperire ai costi sostenuti per le seguenti spese:
- Opere e impiantistica;
- Impianti e macchinari, nuovi di fabbrica, incluse le attrezzature hardware, le macchine elettroniche e le attrezzature necessarie al completamento delle capacità funzionali di impianti e macchinari;
- Software, piattaforme, sistemi, applicazioni e programmi informatici utili alle esigenze gestionali e produttive dell’intervento;
- Servizi reali funzionali necessari per risolvere problematiche gestionali, tecnologiche, organizzative, commerciali e produttive; incluse le certificazioni ISO 50001, ISO 14001, ISO 9001 e altre certificazioni relative a interventi per la sicurezza e la sostenibilità sociale e ambientale;
- Spese per studi di fattibilità, spese amministrative, oneri per il rilascio di attestazioni tecnico-contabili e garanzie a copertura della restituzione del finanziamento previsto dallo stesso avviso.