La Direttiva 2012/27/Ue è stata modificata dalla Direttiva Ue 2018/2002. La Legge del 4 ottobre 2019, n. 117 modifica il Decreto Lgs. 4 luglio 2014 n. 102. Viene modificato l’art 1 comma 1 stabilendo un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell’obiettivo nazionale di risparmio energetico indicato all’art.3 che contribuiscono all’attuazione del principio europeo che pone l’efficienza energetica al primo posto.
Obbligo diagnosi energetica: esclusioni e novità
Sono escluse dall’obbligo di diagnosi energetica le grandi imprese con consumi energetici annui molto bassi; inoltre non sono più esenti le imprese dotate di schemi EMAS e di certificazione ISO 14001, in quanto non rilevanti ai fini energetici. Sono previsti incentivi per le PMI, al fine di favorire sistemi di gestione dell’energia e l’esecuzione della diagnosi energetica.
Al fine di promuovere il miglioramento dell’efficienza energetica nelle piccole e medie imprese, entro il 31 dicembre 2021 e con cadenza biennale successivamente, il MiSE ed il GSE emanano bandi pubblici per il finanziamento e l’implementazione dei Sistemi di Gestione dell’Energia secondo la norma ISO 50001.
Tra vecchie e nuove sanzioni
In caso di accertata violazione viene applicata dal MiSE una sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 a 40.000 euro – da 2.000 a 20.000 se la diagnosi non è effettuata in modo conforme -. Nonostante tale sanzione, il trasgressore deve comunque eseguire la diagnosi entro 90 giorni dalla data di di contestazione o notifica del verbale di accertamento. Se dovesse trascorrere anche questo termine, viene applicata un’ulteriore sanzione da 1.500 a 15.000 euro.
Le imprese a forte consumo di energia sono tenute ad eseguire le diagnosi indipendentemente dalla loro dimensione e a comunicare in tempi brevi quali interventi di efficienza sono stati attuati, in base a quanto individuato dall’intervento di diagnosi, oppure, in alternativa adottare sistemi di gestione conformi alle norma ISO 50001. Qualora non optassero per una delle due soluzioni, andrebbero incontro ad una sanzione da 1.000 a 10.000 euro.
Audit energetico: perché è importante?
L’audit energetico consente calcoli dettagliati in base alle misure proposte, fornendo così informazioni precise sui potenziali risparmi. Si deve basare su dati relativi al consumo di energia che siano aggiornati, misurati e tracciabili. Va esaminato l’intero profilo energetico, quindi che sia edificio, impianto, gruppi di edifici, impianti industriali, trasporto.
Un buon audit energetico deve essere sufficientemente rappresentativo così da poter ottenere un quadro globale della prestazione energetica, individuando tutte le opportunità di miglioramento.
Perchè adottare il Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001
L’obbligo di diagnosi energetica non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi alla norma ISO 50001, a condizione che questa includa un audit energetico realizzato secondo quanto stabilito dall’allegato 2 del Decreto Lgs. 102/2014; i risultati vanno sempre comunicati all’Enea.
La norma ISO 5001 propone azioni correttive e strategie necessarie per raggiungere o migliorare l’efficienza energetica, favorisce un uso consapevole dell’energia impiegata nei processi aziendali, eliminando gli sprechi. Garantisce l’opportunità di ridurre costi energetici, gestionali, di materie prime, con un monitoraggio costante dei KPI del sito produttivo e confrontarlo con i benchmark di settore. Inoltre, contribuisce alla riduzione delle emissioni CO2, rispettando l’ambiente.
Altre misure previste dal nuovo decreto: quali sono?
Nel Decreto Lgs. 102/2014 aggiornato con la Direttiva 2018/2022 vi sono obblighi energetici che hanno lo scopo di recepire gli obiettivi di efficienza energetica previsti dall’Unione europea:
- il raggiungimento del risparmio energetico tramite regimi obbligatori di efficienza energetica;
- l’impiego di contatori e sotto-contatori leggibili da remoto a partire da ottobre 2020, in linea con misurazione e fatturazione dei consumi energetici;
- l’aggiornamento del Conto termico al 31 dicembre 2021 con l’obiettivo di renderlo più efficace;
- la realizzazione di un sistema informatico per la gestione dei progetti;
- la ridefinizione e il rinnovo fino al 2030 del Piano per l’efficienza energetica;
- l’aggiornamento della valutazione del potenziale di efficienza energetica attuabile dal Paese, per quanto riguarda riscaldamento e raffreddamento;
- l’aumento dei fondi da destinare al programma di riqualificazione energetica degli edifici della PA centrale;
- l’ampliamento del perimetro delle pubbliche amministrazioni che possono presentare richieste di finanziamento per progetti di efficientamento energetico dei propri edifici nell’ambito del Prepac – Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale, con l’obiettivo di rendere efficiente almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato.
Sfrutta il potenziale dell’ISO 50001: risparmi denaro, risorse, energia e sostieni l’ambiente
Implementare il Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001 ti offre il grande vantaggio di conoscere dettagliatamente tutte le opportunità di risparmio per la tua azienda e valutare gli interventi per migliorare le performance energetiche.
Ti ricordiamo che la norma ISO 50001 è volontaria, ma adottandola nella tua impresa/organizzazione sarai esonerato dall’obbligo quadriennale di diagnosi energetica.
Un team di esperti in gestione dell’energia è a tua disposizione, non esitare a contattarci per scoprire tutti i vantaggi e le opportunità a cui puoi accedere.
Non rischiare sanzioni, fallo ora!